lunedì 28 dicembre 2009

Meccanica quantistica e coscienza



(Dato l'interesse che ha suscitato il post sulla meccanica quantistica, Alessandra, su specifica richiesta, pubblica volentieri un approfondimento)

Volevo chiederle se mi consigliava delle letture sulla meccanica quantistica:
avevo cominciato a leggere "Il programma dell'universo" di Seth Lloyd, solo che è più collegato alla computazione che alla fisica quantistica in sé.
Altra opera che sto leggendo è Q.E.D di Richard Feynman.
Vorrei leggere qualcosa che parli solo di fisica quantistica, per
avere un quadro un po’ più chiaro.
Inoltre la mia idea era quella di collegare la tesina con biologia
parlando di come il cervello risponda alle leggi della fisica quantistica (Penrose: "La mente dell'imperatore): è troppo azzardata?
Mille Grazie.

Paolo


Caro Paolo,
Per quanto riguarda qualche approfondimento di meccanica quantistica, in Italiano, posso consigliarti dei testi universitari ON LINE:
1) Sigfrido Boffi Da Laplace a Heisenberg (Università di Pavia):
http://www.pv.infn.it/~boffi/libro.html
2) Furio Ercolessi e Stefano de Gironcoli appunti di meccanica quantistica (Università di Udine e SISSA):
http://www.fisica.uniud.it/~ercolessi/MQ/mq/
3) E. Bodo Applicazioni di meccanica quantistica (Università di Roma Tre)
http://w3.uniroma1.it/bodo/dispense/appl.pdf
4) I fondamenti della meccanica quantistica (Università di Firenze):
http://theory.fi.infn.it/ademollo/Fondamenti.pdf
5) Appunti di Meccanica Quantistica non relativistica
http://dl.dropbox.com/u/714247/quantistica.pdf
Per quanto riguarda invece la teoria di Roger Penrose, già confutata da Max Tegmark, che in uno scritto pubblicato sulla rivista Physical Review E ha calcolato che la scala di tempo di attivazione ed eccitazione di un neurone nei microtubuli è più lento del tempo di decoerenza per un fattore di almeno 10.000.000.000; ti segnalo un articolo dell’11 Marzo 2009:
http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/Vita_dura_per_la_coscienza_quantistica/1337460
Vita dura per la coscienza quantistica
Una ricerca mostra che i condensati di Fröhlich non servono per spiegare la coscienza, ma scopre al contempo che essi possono avere interessanti applicazioni in campo biochimico
La comprensione della coscienza e dei suoi fondamenti biologici e fisici è ben lontana dall'essere raggiunta: molti ritengono che le teorie classiche non siano in grado di darne conto e diversi ricercatori hanno ipotizzato che la meccanica quantistica vi abbia un ruolo centrale.
Una delle più note teorie della "mente quantistica" è quella proposta da Roger Penrose e Stuart Hamerhoff, nota come teoria della "riduzione obiettiva orchestrata" (o teoria Orch OR, da orchestred objective reduction).
La teoria ipotizza che i microtubuli cellulari possano funzionare da elementi di calcolo quantistico. All'interno dei microtubuli la coerenza di stati di sovrapposizione quantistica viene mantenuta fino al collasso della funzione d'onda. Normalmente una funzione d'onda collassa in seguito a una misurazione, ma si suppone che il collasso non avvenga finché la sovrapposizione quantistica resta fisicamente separata all'interno della geometria spaziotemporale, detta riduzione obiettiva. Quando un'area di coerenza quantistica collassa, si avrebbe un istante di coscienza.
La causa fisica dell'attività coerente nei microtubuli, secondo Penrose e Hamerhoff, potrebbero essere i "condensati di Fröhlich", che analogamente ai condensati di Bose-Einstein sono sistemi con un'unica proprietà collettiva di coerenza quantistica macroscopica. Nei condensati di Fröhlich diversi "oscillatori" in vibrazione possono raggiungere uno stato ordinato altamente condensato, vibrando in risonanza.
I condensati di Fröhlich non sono stati peraltro mai osservati sperimentalmente in modo certo, a dispetto di 40 anni di intensa ricerca. Ora, come è riferito in un articolo in via di pubblicazione sui Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS)("Weak, strong, and coherent regimes of Fröhlich condensation and their applications to terahertz medicine and quantum consciousness.", di Jeffrey R. Reimers; Laura K. McKemmish; Ross H. McKenzie; Alan E. Mark; and Noel S. Hush), ricercatori dell'Università di Sidney e dell'Università del Queensland, in Australia, hanno studiato le proprietà fondamentali dei condensati di Fröhlich nel tentativo di determinare il miglior metodo sperimentarle che potrebbe consentire di osservarli.
Lo studio ha mostrato che per formare condensati di Fröhlich coerenti sono necessarie energie e temperature molto elevate (anche di cento milioni di Kelvin), e che quindi essi non possono esistere nei sistemi biologici, almeno della forma ipotizzata dalla teoria Orch OR.
Tuttavia, i condensati di Fröhlich potrebbero avere di verse applicazioni. I ricercatori hanno infatti scoperto che i condensati "deboli" di Fröhlich possono avere effetti significativi sulle proteine e potrebbero spiegare l'azione degli enzimi in termini di eccitazione di modi vibrazionali, come Fröhlich aveva originariamente proposto.
Del resto, secondo Riccardo Calantropio, il fondatore della mia scuola di pensiero, vi sono diversi tipi di COSCIENZA che coesistono, come in un ambiente windows, in uno stesso cervello: “ La coscienza del conscio, la coscienza dell’inconscio, la coscienza collettiva di gruppi di inconsci, etc.”
Un caro saluto,
Alessandra

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