lunedì 31 maggio 2010

La vita artificiale (2a parte)


Da un articolo sul Corriere della Sera del 26 Maggio 2010:

Zygmunt Zimowski: «Importante risultato scientifico.
Ma è improprio definirla atto creativo. Va monitorata»

«Solo Dio crea, l'uomo produce». Il Vaticano interviene nel dibattito che si è creato intorno alla notizia della cellula sintetica sviluppata da Craig Venter, il ricercatore statunitense da tempo in competizione con gli scienziati del Progetto genoma per arrivare al sequenziamento del Dna. E che ora ha sviluppato un Dna completamente sintetico. Come detto da lui e riportato su Science: «la prima cellula sintetica mai creata, totalmente derivata da un cromosoma sintetico, costruita con quattro bottiglie di composti chimici su un sintetizzatore a partire da informazioni elaborate al computer». Ma il Vaticano corregge: La cellula sintetica prodotta in laboratorio dall'équipe di Craig Venter, non può assolutamente essere definita come «creazione della vita». La cellula in questione è un prodotto tecnico dell'uomo. Si tratta di «biologia sintetica».

PRODOTTO UMANO - A prendere posizione è il Presidente del Pontificio consiglio per gli operatori sanitari, mons. Zygmunt Zimowski, che ha rilasciato una dichiarazione in merito al dibatto che si è aperto in questi giorni alla Radio Vaticana. «Stando a quanto sinora reso pubblico in merito alla cosiddetta cellula sintetica - ha affermato Zimowski - si può certamente definirla un importante risultato tecnico della ricerca scientifica. E questo dobbiamo ammetterlo. È invece improprio, e vorrei ribadirlo, è improprio definire la realizzazione di questa cellula come un atto creativo o come la creazione della vita». «Non dobbiamo parlare di creazione: solo Dio crea, l'uomo produce. Questo è un prodotto umano, non una creazione. Si tratta, senza nulla togliere al valore dei ricercatori, di una modifica di quanto già esistente, dunque, di biologia sintetica».

L'IMPREVEDIBILE - La cellula sintetica, sostiene l'arcivescovo polacco, rilancia due questioni fondamentali: «Il cosiddetto rischio dell'imprevedibile, legato a novità di questo livello, e l'indissolubilità del binomio scienza-etica», dice mons. Zygmunt Zimowski. «Dobbiamo sempre rispettare il binomio scienza-etica e sarà, dunque, necessario che il proseguimento delle ricerche su tale cellula sia accuratamente monitorato». Quindi il rappresentante vaticano ha osservato: «Vorrei aggiungere ancora che - come è già avvenuto per il genoma umano con la costituzione dell'Elsi-Ethical, legal, and social issues - per il suo futuro impiego sarà necessario mettere a punto un apposito progetto parallelo che vada cioè di pari passo con il progredire della sperimentazione, valutandone l'impatto etico, legale e sociale».

RIFLESSIONI:
SINTETICO (significato) = Di prodotto ricavato artificialmente per sintesi.
Finora, nessun prodotto sintetico, di tipo animale, si autoriproduceva. Non solo: in questo caso i discendenti si potranno accoppiare con cellule non sintetiche e generare altri organismi.
E questi organismi come li definiremo? …..SEMISINTETICI, o sintetici al 30%, al 60%, al 90% ?
E se sostituiremo il DNA di un ovulo fecondato umano, con un DNA completamente sintetico, cosa otterremo? …Un UOMO sintetico, con minor diritti dei nostri, ma che si potrà accoppiare con donne non sintetiche? ……. Certo poi sorgerà il problema di stabilire se hanno un’anima o meno.
Qualche esponente del Vaticano, nella sua ingenuità, vorrebbe far nascere un nuovo tipo di RAZZISMO, ancora più pericoloso.
In ogni caso, è lapalissiano che questi tipi di esperimenti si faranno anche in Cina (hanno già realizzato ibridi di uomo e coniglio), senza che nessuna autorità internazionale potrà vietarli. Per cui è meglio accettarli e, semmai, preparare delle contromisure (tipo antivirus).

Alessandra

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