lunedì 1 febbraio 2010

Sogni che si avverano



Non vi è mai capitato di vedere film dove la protagonista ha dei sogni premonitori? Vi siete mai chiesti se questi sogni possono esistere o no? Beh, io posso dire di essere sicura della loro esistenza perché mi è capitato di farne due, ma l’ultimo in particolare era esattamente uguale alla realtà.
Ero in classe durante la lezione di fisica ed eravamo tutti agitati perché il professore avrebbe dovuto scegliere gli alunni da interrogare….si era appoggiato al davanzale della finestra vicino alla cattedra e aveva detto: “Sa, interroghiamo….” e poi ha pronunciato il mio nome.
Il giorno dopo (nella realtà intendo) lo stesso professore avrebbe appunto dovuto interrogare; io stavo aspettando che chiamasse qualcuno e, esattamente come nel sogno, si è appoggiato al davanzale dicendo: “Sa, interroghiamo…” …e indovinate? Ebbene sì, aveva detto il mio nome. Per fortuna, nelle ore prima avevo ripassato e l’interrogazione non è andata male, ma non è questo il problema….il problema è: come è stato possibile? Semplice coincidenza? Oppure esiste un contatto, un legame tra qualcosa, spirito, inconscio, anima, mente?
Lucia

Quando in classe abbiamo parlato dell’ambiguità dei sogni mi è venuto in mente un fatto alquanto strano. Quest’estate ho sognato che un mio amico mi diceva: “Eleonora, sai che ho preso la patente?” ed io gli rispondevo: “sono proprio contenta! Adesso vieni a casa mia e ti faccio il caffè!”. Nella scena successiva del sogno mi sono vista nella cucina di casa mia. Mentre gli preparavo il caffè ho rotto la macchina per farlo.
Il giorno dopo, nel pomeriggio, questo mio amico mi ha telefonato dicendomi proprio di aver finalmente preso la patente ed io l’ho invitato da me per un caffè. La sera, mentre stavo preparando il caffè per me, ho proprio rotto la macchinetta!
Sono rimasta stupita, ma allo stesso tempo divertita: com’è possibile un fenomeno simile? Il nostro inconscio è cioè in grado di dirci cosa succederà in futuro?
La ringrazio,
Eleonora



Care Lucia e Eleonora,
Tutti i testi sacri e molti altri testi sono pieni di profezie, veggenze, divinazioni e sogni premonitori. Trovare dei riscontri è invece sempre difficile. Vi è, però, in questo campo, una categoria di professionisti privilegiati, e parlo degli psicoanalisti, di cui Sigmund Freud è stato il capostipite, che sono degli osservatori e dei testimoni credibili e al di sopra di normali sospetti.
Riporto, quindi, alcuni brani di un articolo della rivista “Scienza e Psicoanalisi” del Giugno del 2001:
http://www.psicoanalisi.it/psicoanalisi/editoriale/articoli/edi4.html
"…….una delle verifiche più importanti che ha luogo in micropsicoanalisi, si ottiene utilizzando i supporti tecnici (studio delle fotografie, studio delle piantine delle case, approfondimento del dato storico e genealogico) e specialmente lavorando sul materiale tratto dall'applicazione di quella modalità tecnica che viene indicata con il nome di «visita dei luoghi».
Sovente, l'analizzato, durante le sedute successive a tale studio e alla visita dei luoghi dove ha passato la sua infanzia, l'adolescenza e anche la vita adulta, oppure durante la visita dei luoghi della sua filogenesi (gli insediamenti dove abitavano i suoi antenati) riporta in seduta fatti che se si usassero categorie usuali di spiegazione, potrebbero essere interpretati solo facendo ricorso ad un concetto ben opinabile: la telepatia.
Le associazioni di seduta, nel periodo che segue la visita, vertono sullo stupore che qualche parente completamente all'oscuro di tali procedure (la madre per esempio) abbia spontaneamente iniziato a parlare di fatti avvenuti in quella o quelle case, che i giorni precedenti, erano state l'oggetto della visita. La cosa ancora più interessante è che in quei giorni o in quella, o quelle settimane, SI FACCIANO SENTIRE O VEDERE, in modo diretto o indiretto, (visite, telefono o altri mezzi di comunicazione) PERSONE CHE IN EPOCHE DIVERSE DELLA VITA DEL SOGGETTO, erano state depositarie di traslazioni (transfert) che ripetevano rapporti con elementi (persone, fatti, etc.) accaduti durante il periodo in cui il soggetto viveva in quella determinante casa visitata.
Anche se sembra assolutamente irreale, il fenomeno ci porta a pensare che la raccolta dei dati rappresentazionali-affettivi che avviene durante la visita metta in moto processi energetici che tendono a far entrare nella forma ripetitiva, anche altri oggetti in quanto rapporti transferali esistenziali, che sono costretti (le motivazioni sociali sono spesso inconsistenti) ad interagire inconsciamente con la situazione creatasi durante la visita dei luoghi.
Per dirla in modo più chiaro, esiste una situazione omeostatica del sistema inconscio-preconscio-conscio che regola i rapporti tra gli elementi della forma, servendosi della continuità del vuoto. La visita dei luoghi che fa da resto diurno alle attività dell'inconscio, mette in moto processi che si specificano nel secondario e, per esempio, il signor o la signora tal dei tali, che in epoche successive sono entrati nella storia transferale del soggetto, come in una «piece» teatrale sono inconsciamente «scritturati» per partecipare alla vicenda esistenziale del soggetto stesso. E’ un fenomeno molto simile a quello per il quale un personaggio conosciuto o sconosciuto entra a fare parte della nostra vita onirica.
Certamente tutto questo discorso diventa follia………”

Ovvero, la visita dei luoghi dell’infanzia mette in moto dei PROGETTI o DEI SOGNI COLLETTIVI, a livello inconscio, che poi spingono inconsapevolmente alcune persone a farli AUTOAVVERARE nella realtà. Analogamente, a quello che avviene nei SOGNI PREMONITORI. Non stiamo qui a disquisire in che modo questi processi avvengano (NON LOCALISMO, vibrazioni del DNA, etc.), ma constatiamo che coinvolgono più inconsci contemporaneamente in modo correlato. Da qui, sembra logico ritenere che anche i sogni premonitori possano coinvolgere gli INCONSCI di più persone (anche se arrivano alla coscienza solo di una), ma poi spingono sia il sognatore e sia altri a realizzarli. Quindi, nulla di metafisico o spirituale. E risolvono, inoltre, la secolare contraddizione tra PREVISIONE DEL FUTURO e LIBERO ARBITRIO, in quanto si tratterebbe solo di un futuro progettato, ma che il LIBERO ARBITRIO potrà sempre modificare, in diversi modi.
Per la cronaca, questo articolo fu sottoposto al CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sul Paranormale), ma non si ottenne alcuna risposta. Una delle critiche che si muove ai metodi di indagine del CICAP consiste nel fatto che pretende di indagare su problemi di tipo inconscio, in modo sperimentale, esaminando le azioni volontarie di soggetti che si autodefiniscono sensitivi. Metodo errato, dal momento che la coscienza non può influire nel comandare il proprio inconscio.
La teoria sulla possibilità che più inconsci possano venire coinvolti in un progetto che poi si AUTOAVVERA è solo una parte di quella più generale della mia scuola di pensiero. La teoria prevede, tra l'altro, che prima di morire, ogni MENTE umana invii (ad esempio quando si è in coma e si vede un tunnel e la vita scorrere all'indietro) alla rete degli inconsci i suoi ricordi più significativi, che vengono registrati in strati profondi di altri inconsci e da qui essere poi ripresi, spiegando anche fenomeni come le sedute spiritiche in cui si crede di parlare con i defunti e le pseudo-reincarnazioni. Una specie di memoria storica di tutta l'umanità, collegata come in una rete internet. Questo spiegherebbe anche come delle profezie di decine o centinaia di anni fa, poi si autoavverano molto tempo dopo, scritturando al momento opportuno altri inconsci di viventi; e il fatto che tramite le "preghiere" (che influiscono sempre nell’influenzare gli inconsci) e il "libero arbitrio" si possa modificare il futuro visto dai veggenti (come è, forse, successo per l'attentato al Papa, relativo alla prima parte del terzo segreto di Fatima).
Un caro saluto,
Alessandra


Care Lucia e Eleonora,
Quello che vi è capitato rientra nella classificazione dei sogni che Artemidoro di Daldi nel II sec. d. C. - che di professione faceva l’oniromante, ossia l’interprete di sogni (Il libro dei sogni, Bur, 2006) -, definisce “sogni visivi”: “Per quanto riguarda l'insieme dei sogni, - scrive - ne chiamiamo alcuni visivi, altri allegorici: visivi quelli che si avverano esattamente come sono stati visti, allegorici quelli che mostrano il loro significato attraverso enigmi.”
È impossibile dare conto di quanti sogni in qualche modo si siano avverati esattamente con le caratteristiche con cui sono stati sognati, ma certamente la letteratura e anche l’esperienza quotidiana sono ricchissimi di sogni analoghi. Sogni che “anticipano” o “predicono” il futuro sono frequenti nell’antichità: pensiamo anche solo ai sogni narrati nella Bibbia e a quella grande raccolta dei sogni nel mondo antico composta proprio da Artemidoro. Nella storia della filosofia, curiosamente, anche il fondatore del razionalismo moderno, ossia Cartesio, fece tre “sogni premonitori” (1619) a cui diede molta importanza, perché raccontava che in questi sogni gli furono rivelati i “fondamenti” della scienza, e proprio a seguito di tali rivelazioni fece persino il voto di andare in pellegrinaggio a Loreto. Più avanti, Schopenhauer scrisse persino un libretto dal titolo: “Saggio sulle visioni del mondo e su quanto vi è connesso” (in Parerga e Paralipomena, Adelphi 2003) in cui esprimeva con forza la propria convinzione sulla realtà dei sogni. Era così certo della loro consistenza che scriveva: “Chi dubita al giorno d'oggi dei dati di fatto sul magnetismo animale e sulla chiaroveggenza connessavi, non è da chiamarsi un incredulo, ma un ignorante”. Ma sogni che anticipano il futuro sono frequenti anche oggi; per ricordare un episodio famoso, pare che prima della partenza del Titanic molte persone abbiano fatto sogni di una grande nave che affondava.
La meraviglia che avete provato constatando che il contenuto del sogno si è poi verificato nella realtà è la stessa che è stata descritta anche da Schopenhauer. Anche lui annotò un episodio analogo ai vostri; un’esperienza singolare come un prodigio della mente stessa. Così racconta: “Infine anche altri avvenimenti, talvolta abbastanza irrilevanti sono minutamente preannunziati nei sogni di alcuni uomini, cosa di cui lo stesso mi sono convinto per un'esperienza che non lascia adito a dubbi. Voglio riferirla, poiché essa mette al tempo stesso nella luce più chiara la rigida necessità di ogni divenire, persino di ciò che appare estremamente casuale. Stavo scrivendo un mattino con grande impegno una lunga lettera di affari in inglese, per me assai importante. Quando ebbi finito la terza pagina, afferrai il calamaio invece che la polverina assorbente, e lo rovesciai sopra la lettera: l'inchiostro cadde dal leggio sul pavimento. La fantesca accorsa al mio scampanellare prese dell'acqua da un secchio e strofinava il pavimento, perché non vi penetrassero le macchie. Mentre stava lavorando mi disse: « Ho sognato questa notte di strofinare qui, per cancellare delle macchie d'inchiostro sul pavimento ». Al che io: « Non può essere vero ». Ed ella di nuovo: « è vero, e nello svegliarmi l'ho raccontato all'altra ragazza che dorme con me ». In questo momento arriva casualmente l'altra fantesca, di circa diciassette anni, per chiamare quella che stava strofinando. Io le vado incontro mentre entra e le chiedo: « Cosa ha sognato costei questa notte? ». Risposta: « Non lo so ». E io di nuovo: « Eppure te l'ha raccontato quando si è svegliata ». La ragazza allora: « Ah sì, ha sognato di strofinare qui per cancellare delle macchie d'inchiostro sul pavimento”.
Egli era convinto del carattere di presagio dei sogni, in modo particolare (come scrisse Artemidoro e come dirà anche Freud) di quelli che si riferiscono allo stato di salute del soggetto in cui si manifesta il sogno. Scrive infatti: “Si rivelano più frequentemente come profetici i sogni riferentisi allo stato di salute di chi sogna, sogni che per lo più preannunziano malattie, anche improvvise e mortali […] ciò è analogo al fatto che anche i sonnambuli chiaroveggenti predicono assai sovente e nel modo più sicuro il corso della loro malattia, delle sue crisi, eccetera. Oltre a ciò vengono anche annunziate talvolta da sogni delle disgrazie esterne, come incendi, esplosioni, naufragi, e soprattutto casi di morte". Prima di Aristotele gli antichi credevano che i sogni fossero prodotti “da un'ispirazione di origine divina” e non dalla psiche stessa, ma già il grande filosofo macedone non concordava più con questa ipotesi (infatti dedicò un’opera al sogno dal titolo Sui sogni, -Marsilio 2003-) e Freud nel suo grande studio sui sogni ricorda inoltre che nell’antichità i sogni venivano distinti in due categorie: quelli rivelatori di qualche evento positivo o negativo e quindi utili al soggetto, e quelli semplicemente prodotti dell’immaginazione, e dunque fatui e ingannevoli. Nella categoria dei sogni significativi e vantaggiosi vi erano sia sogni che si riferivano al passato sia sogni che, come i vostri, si riferivano al futuro. La classificazione di tali sogni prevedeva le seguenti tipologie: profezie, predizioni e sogni simbolici. Così scrive Freud: 1) la profezia diretta ricevuta in sogno (çrûmatismös, oraculum); 2) (quello che è accaduto a voi) la predizione di un avvenimento imminente (hörama, visio); 3) e il sogno simbolico, richiedente un'interpretazione (öneiros, somnium) (L’interpretazione dei sogni [1900] 1997). Spesso pensiamo che i sogni siano importanti, talvolta crediamo che siano rivelatori e a volte, quando il contenuto anticipa un certo evento, pensiamo che veramente venga offerta al soggetto la possibilità di preannunciare un evento futuro. Per questo in fondo si dà importanza ai contenuti che agitano le nostre notti. I fenomeni di predizione non rientrano però nella teoria freudiana che, come è noto, considera il sogno come “l’appagamento camuffato di un desiderio rimosso”. In questi casi è difficile parlare sia di rimozione sia di camuffamento, perché il sogno non ha nulla di celato né presenta la realtà a cui si riferisce in modo simbolico; inoltre riguarda il futuro, non il passato o il presente: potremmo invece dire che i vostri sogni sono curiose o significative anticipazioni. Forse sono aspettative che si realizzano o forse nascondono qualcosa di più profondo e misterioso. Chissà. Per ora, e per le mie conoscenze, non posso che unirmi a Freud e dire che: “i tentativi di interpretazione psicologica sono insufficienti a spiegare la totalità dei fatti conosciuti”.
Un caro saluto,
alberto

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